Come abbiamo visto negli articoli precedenti, la scelta tra i vari chatbot è veramente ampia, e ogni soluzione ha delle caratteristiche che la contraddistinguono.
Oggi prenderemo in considerazione alcuni dei chatbot più utilizzati dagli utenti e ne analizzeremo i tratti specifici.
ChatGPT

ChatGPT è un conversional chatbot, che permette di generare testi complessi, risolvere problemi, tradurre, riassumere e completare testi. La versione più recente, la 4, è in grado di riconoscere non solo testi scritti, ma anche immagini e input vocali.
Non essendo specializzato in alcun campo in particolare è molto versatile ma anche generico.
ChatGPT è consigliato per la generazione di testi creativi (non accademici), preparazione di test e esercizi, aiuto nella correzione e nella redazione della parte burocratica (verbali, griglie di valutazione, stesura programmi ecc).
Perplexity

Perplexity è un motore di ricerca conversazionale, con caratteristiche particolari, perchè effettua le sue ricerche in molti siti e piattaforme, compresi i social network. Il suo vantaggio è l’affidabilità delle risposte e il fatto che fornisce sempre le fonti dei suoi output.
Per la sua attendibilità e la possibilità di controllare facilmente le fonti consultate, consiglio Perplexity per l’utilizzo in classe, anche da parte degli studenti per la ricerca di informazioni per i loro progetti.
Claude

Claude, arrivato alla sua versione 3.5, è stato accolto con molto entusiasmo dagli addetti ai lavori, perchè è molto versatile, sicuro nell’utilizzo e apparentemente privo di bias (risultati distorti e discriminatori causati da pregiudizi umani raccolti dagli algoritmi AI).
Questo conversional chatbot genera testi coerenti e naturali, dimostra un’ampia conoscenza su vari argomenti e si integra con molte piattaforme educative.
Gemini

L’AI di Google, che, a detta delle testate specializzate, sta per lanciare sul mercato delle importanti novità, è integrato con i metodi di ricerca di Google.
Il suo grande vantaggio è che multimodale: sa riconoscere testo, voce, immagini e anche codice di programmazione.
Ha un’interessante funzione di “double check” per verificare l’accuratezza delle risposte e, naturalemente, si integra perfettamente con Google Workspace.
ESERCIZIO
Ti lascio un esercizio che ti stupirà!
Prova a inserire prima in ChatGPT, poi in Perplexity, poi in Claude e alla fine in Gemini il seguente prompt, personalizzando il testo nelle parentesi:
Sono un docente di [MATERIA] alle scuole [TIPOLOGIA DI SCUOLA] in Italia. Insegno in classi di 25 studenti circa. Cosa puoi fare per me?
Com’è andata?
Se ti va, raccontami questa piccola esperienza nei commenti.
Perché sperimentare è fondamentale:
Il mondo dell’IA è in continua evoluzione. I chatbot si aggiornano costantemente, offrendo nuove funzionalità e migliorando la loro capacità di comprendere e rispondere alle nostre richieste.
Cosa puoi fare tu:
- Sperimenta: Prova diversi chatbot e confronta i risultati.
- Sii specifico: Formula le tue domande in modo chiaro e dettagliato.
- Continua a chiedere: Non aver paura di approfondire gli argomenti che ti interessano.
L’AI è uno strumento potente:
Utilizzata in modo consapevole, l’AI può diventare un prezioso alleato per docenti e studenti, offrendo supporto nella creazione di materiali didattici, nella personalizzazione dell’apprendimento e nella risoluzione di dubbi.


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